mercoledì 28 aprile 2010

Il tradimento: è la fine della coppia?

Tradimento: fine o nuovo inizio?
Molto spesso il tradimento conduce alla rottura della coppia; ma a volte esso, paradossalmente, rappresenta il punto dal quale partire per poter ricostruire un legame.
Esso è interpretabile quindi come una “divergenza per la convergenza”, ovvero una opportunità per recuperare un dialogo interrotto e ritrovare la propria capacità di relazionarsi e di amare. In tal caso si passa necessariamente non solo attraverso la fase dell’accettazione ma anche e soprattutto attraverso quella del perdono.
Scegliendo l’accettazione, non scusiamo la persona che ha sbagliato, soprattutto quando quest’ultima sembra non mostrare alcuna volontà di riparazione: piuttosto cerchiamo di capire meglio le circostanze dell’accaduto. Grazie a questa comprensione, e senza negare il dolore provato, possiamo ristabilire la nostra libertà e pace interiore, sensazioni che derivano dall’essere stati in grado di reagire con cuore aperto ad una perdita. Ciò aumenta la nostra sicurezza e il senso di potere personale, in un mondo pieno di rischi. E’ chiaro che accettando, e non perdonando, la natura del rapporto può cambiare per sempre. Certamente, è più facile accettare di aver subito un torto da qualcuno che non si frequenta ogni giorno, come un amico o un familiare che si è comportato male.
Il perdono, invece, è processo interpersonale molto più complicato, che richiede un grande sforzo da parte di chi ha tradito. Ed è la strada migliore per tutte le coppie che, lacerate dalla scoperta di una relazione clandestina, desiderano recuperare il loro rapporto. Il partner infedele deve però assumersi la responsabilità del suo comportamento, deve riuscire a capire il profondo dolore dell’altro e dimostrare di voler riparare tramite azioni degne di fiducia. Questo può richiedere tempo ed energie. Per molte persone perdonare o farsi perdonare è davvero troppo faticoso. Alcune coppie invece hanno superato i loro problemi e sono tornate stare bene insieme, con pienezza e soddisfazione. Ci vuole coraggio, pazienza, perseveranza e, spesso, anche l’aiuto di un terapeuta che contribuisca a facilitare il tutto il processo.

Parte del contenuto è tratto dal seguente link:   http://www.michelarosati.it/tradimento-e-perdono.html
Sito della dott.ssa Michele Rosati - Psicologa Psicoterapeuta.
Sito che consiglio di visitare.

Dott.ssa Claudia Distefano

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