mercoledì 28 aprile 2010

Fedeltà & tradimento

Fedeltà è tradimento rappresentano due facce della stessa medaglia che chiamiamo come “patto d’amore”.

La fedeltà rappresenta il punto cardinale di tale patto. Essa può essere intesa come fedeltà passiva, ovvero una rigidità morale, una fedeltà al corpo dell’altro; ed una fedeltà attiva, corrispondente alla fedeltà alla persona, ovvero la decisione di con tradire l’altro per una scelta di valore e non per “paura di una ipotetica punizione”.

Il tradimento invece rappresenta la rottura del patto d’amore. E’ un azione che muta necessariamente l’andamento ed i rapporti precedentemente esistenti tra le persone, delude la fiducia e le aspettative infrangendo quindi il legame.

Potremmo dire che il tradimento infrange la quotidianità in quanto porta poi la coppia a separare ciò che è avvenuto prima e ciò che è avvenuto dopo tale evento.

Psicologicamente nel tradimento siamo di fronte all’infrangersi della fiducia primaria, che porta a distinguere nettamente l’Altro da sé.


Nello specifico, esistono tre fasi nel tradimento:

- quella in cui viene fantasticato

- quella in cui viene agito

- quella in cui viene scoperto.


In seguito alla sua scoperta, in genere, i sentimenti, si presentano nel seguente ordine:

- la rabbia che, a volte, può determinare la rottura definitiva della relazione;

- il desiderio di vendetta, che, tuttavia, non permette di elaborare quanto accaduto;

- la perdita dell’autostima, accompagnata al sentirsi svalutati, sminuiti, al senso di perdita della fiducia nei confronti dell’altro e della parte di sé stessi che gli era stata affidata.


Contro il tradimento solitamente il tradito mette in atto delle difese. Tra queste: la negazione, il tradito definisce il partner fedifrago come una persona negativa, cattiva e inaffidabile cancellando ogni possibile visione positiva di lui; il cinismo, ovvero il tradito mostra diffidenza e disprezzo verso tutti e tutto abolendo cos’ ogni sentimento positivo; il potere paranoico, ovvero il tradito cerca di proteggersi da futuri pericoli controllando il traditore con la diffidenza e con il ricatto, chiedendo prove di devozione e di lealtà, andando incontro ad una distruzione della relazione di amore che diventerà invece solo ed esclusivamente una relazione di potere dove chi è stato tradito non smette di aggredire e chi ha tradito non smette di rassicurare.

Tutto ciò caratterizza l’esperienza del tradimento con aspetti destabilizzanti, di vulnerabilità, dipendenza ed auto svalutazione per chi lo subisce.

Dott.ssa Claudia Distefano

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